Team Sky, avvicinamento mirato al Tour per Froome: “Poche gare ma di qualità”. Per il 2020 vuole Tokyo e esalta Nibali

Chris Froome è atteso a una stagione decisiva. Il campione britannico del Team Sky, a quasi 34 anni, sfiderà la storia cercando di conquistare il proprio quinto Tour de France in carriera, un’impresa che finora è riuscita solo ai grandi campioni, ultimo in ordine di tempo Miguel Indurain. Intervistato da Il Corriere della Sera, ha fatto il punto sui propri obiettivi e ambizioni per questa stagione e per l’ultima fase della carriera. Inoltre, spinge Geraint Thomas verso il Giro d’Italia, dove un percorso particolarmente adatto a lui potrebbe portarlo alla vittoria.

Innanzitutto conferma che tutta la stagione sarà incentrata sul Tour: “Ho l’età giusta per lasciare un’eredità, vincere il quinto è il modo migliore per chiudere il cerchio” affermando che rinuncerà al Giro per affrontare un calendario calibrato: “A una certa età bisogna cambiare programmi e dosare le energie. Per la prima volta ho deciso di fare uno stage di allenamento in Colombia (con la Colombia 2.1, ndr)”. A questo seguiranno “poche gare ma di qualità“, ovvero e poi di disputare UAE Tour, Volta a Catalunya, Tour de Yorkshire e Giro del Delfinato.

Al Tour incrocerà le armi anche con Vincenzo Nibali, con cui c’è stato qualche screzio in passato, ma con il quale la situazione sembra essersi risolta secondo il Keniano Bianco, che promuove a pienissimi voti il rivale, riconoscendone qualità e peculiarità: “Cose di corsa, con Vincenzo ora siamo in buoni rapporti. È un grandissimo atleta. Quello che ha fatto l’anno scorso alla Sanremo o al Lombardia nel ciclismo non lo può fare nessun altro“.

Conferma, come già dichiarato negli scorsi giorni, che il Giro gli mancherà “enormemente” e ripromette: “Non lascerò il ciclismo senza correrlo di nuovo”. Il capitano del Team Sky al Giro (almeno per il momento) sarà quindi il giovanissimo Egan Bernal: “Quando parli con Egan fatichi a credere che sia così giovane – afferma – Ha una maturità e una capacità di leggere la corsa incredibili”. Il simbolo della squadra britannica pensa infatti che anche  Thomas, vincitore dell’ultimo Tour, dovrebbe essere al via della Corsa Rosa: “Geraint ha il dente avvelenato dopo l’incidente che gli costò la maglia rosa due anni fa. E il percorso è perfetto per lui“.

Guardando anche al futuro, aggiunge che gli piacerebbe vincere anche altro prima di finire la carriera: “Una corsa in linea, una sola: la prova olimpica di Tokyo, che pare durissima. Dovrò cambiare programmi, ma ne varrà la pena“.

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